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Cosa si intende per calvizie?

La calvizie o alopecia androgenetica è la più comune problematica dei capelli: nel corso della vita, circa l’80% dei maschi ed il 50% delle femmine manifesta qualche segno di calvizie.

Per alopecia si intende l’assenza o la carenza di peli o capelli nelle aree di cute in cui essi sono normalmente presenti: il termine alopecia comprende sia l’ipotrichia, che indica la carenza di peli o capelli, sia la “calvizie”, che indica invece la mancanza irreversibile di capelli.

 

Tecniche di Autotrapianto di Capelli

L’autotrapianto chirurgico di capelli viene eseguito secondo procedure personalizzate, sia nei casi di calvizie che di semplice diradamento.

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La moderna chirurgia assicura risultati certi, rapidi e duraturi nel tempo. Gli interventi vengono realizzati in anestesia locale, con il paziente completamente sveglio e reattivo, comodamente seduto sulla poltrona (simile a quella del dentista) a leggere, a guardare un dvd o a chiacchierare con lo staff chirurgico. La ridotta invasivitа degli interventi favorisce un decorso post operatorioveloce e privo di complicanze.

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I prelievi lasciano esiti cicatriziali estremamente sottili e impercettibili, guaribili in pochi giorni   e facilmente celati da capelli lunghi anche pochi millimetri.Il rispetto dell’integritа follicolare, durante la delicata fase di prelievo e preparazione, porta alla sopravvivenza della quasi totalitа dei bulbi dai quali, nell’arco di soli pochi mesi, spunteranno capelli forti e destinati a rimanere saldamente in testa.

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Autotrapianto di capelli con procedura di prelievo F.U.E.

F.U.E. – Follicular Unit Extraction è una procedura microchirurgica, che consente il prelievo di singole unità follicolari direttamente dal cuoio capelluto.

Le unità follicolari, contenenti da 1 a 4 bulbi, vengono espiantate con un apposito strumento (micro punch Il Punch motorizzato) dalla parte posteriore della nuca ed eventualmente dalle regioni laterali del capo. Tali microprelievi lasciano sulla cute dei minuscoli fori che si rimargineranno, senza necessità di sutura, entro pochi giorni.

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Rispetto alla tecnica STRIP, tecnica da alcuni utilizzata in passato, che prevedeva il prelievo di una striscia di cuoio capelluto, la tecnica F.U.E. non è invasiva.

Gli strumenti di estrazione F.U.E hanno subito significativi cambiamenti e miglioramenti permettendo alla tecnica F.U.E. di  diventare la  migliore tecnica di trapianto di capelli. I professionisti della fue hanno ad oggi a disposizione  una varietà di strumenti di estrazione, punch manuali o motorizzati e diverse  e tecniche per la raccolta  delle unità follicolari.

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L’intervento di autotrapianto capelli FUE si divide in due fasi:

FASE DI ESPIANTO

Viene creata una finestra a livello della zona donatrice in cui i capelli sono rasati. I capelli nella zona di impianto possono invece rimanere della lunghezza originale. Dopo aver anestetizzato la cute, le unità follicolari vengono prelevate una ad una senza che sia necessario effettuare incisioni.

Questa modalità di espianto permette inoltre che la zona donatrice non subisca cambiamenti estetici apprezzabili al tatto e alla vista.

FASE DI IMPIANTO

La zona di impianto viene dapprima anestetizzata le unità follicolari vengono alloggiate nella cute seguendo il naturale orientamento dei capelli circostanti. Così i capelli impiantati cresceranno in modo naturale senza effetti artificiosi e potranno essere lavati, pettinati, e tagliati come prima.

Il post operatorio del trapianto capelli

Nei tre giorni successivi all’intervento di trapianto di capelli è necessario porre attenzione a non sollecitare in nessun modo la zona di impianto. Si può ritornare a lavare i capelli dopo una settimana dall’intervento.

La maggior parte dei capelli impiantati cade entro tre mesi in seguito allo stress che il follicolo subisce tra espianto ed impianto. Questo è un fattore del tutto normale che non deve preoccupare. I follicoli impiantati inizieranno a produrre capelli nuovi con tempi diversi a seconda della fase del ciclo vitale nella quale si trovavano al momento del prelievo. La ricrescita sarà quindi graduale.

Un risultato estetico apprezzabile si avrà dopo 6 mesi, mentre si potranno vedere i pieni risultati a partire da 12 mesi dopo l’autotrapianto. Proprio per questo motivo sono previste da protocollo due visite di controllo post intervento (dopo 6 mesi e dopo un anno) con il chirurgo.

Inoltre, la non invasività dell’autotrapianto di capelli F.U.E. permette di velocizzare il rientro alla vita sociale e di agevolare la ripresa delle normali attività quotidiane. E’ possibile riprendere il lavoro, in linea generale, trascorsi pochi giorni dall’intervento. 

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Quando si può ricorrere ad un trapianto di capelli?

si può ricorrere al trapianto capelli  con tecnica FUE:

  • quando si presenta calvizie androgenetica di tipo sia maschile che femminile.

  • quando si desidera aumentare la densità dei capelli in un’area colpita da diradamento sia che si tratti di una area estesa sia che si tratti di piccole aree colpita da diradamento.

  • in presenta aree cicatriziali causate da traumi o da malattie cutanee che si vogliono ricoprire.



1) alopecia androgenetica (la comune calvizie) che rappresenta circa 1'80-90% delle richieste.
2) cicatrici di pregressi interventi cranici, neurochirurgici, da ustioni o da traumi che rappresentano il 2-4%.
3) sedi ectopiche (pube, sopraciglia etc.) l’1-2%.
4) alopecia femminile (1-2%).

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Che risultati puoi aspettarti da un trapianto di capelli FUE?

Duraturi:

I capelli impiantati non cadranno più perchè prelevati da zone minimamente soggette all’azione del dht ormone responsabile della calvizie.

Naturali:

I capelli impiantati sono veri. Sono i tuoi. Non rimangono segni visibili o cicatrici. La tecnica FUE consente di seguire il naturale orientamento dei capelli evitando cosi “l’effetto bambola.”

Graduali:

Il rinfoltimento sarà costante e  progressivo  e seguirà il naturale ciclo di crescita dei capelli. Chi ti circonda si accorgerà nel tempo di un miglioramento globale della tua immagine.

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Caratteristiche del autotrapianto capelli con tecnica Fue

– Nessuna cicatrice visibile e nessun punto di sutura né nella zona donatrice né nella zona di impianto.
– Risultato graduale e naturale.
– Guarigione di zona donatrice in 6-12 giorni.
– Nessun dolore permanente.
– Dolore post operatorio sporadico, qualche minimo fastidio nella prima settimana.

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Quale terapia utilizzare?

Ci sono tre categorie che si usano diversamente a seconda dell’età, del sesso, del grado di calvizie e desiderio del paziente.

Mantenimento: le terapia più comune per l’alopecia androgenetica è il Minoxidil (2-5%) da solo o in associazione alla Finasteride (1 mg pro/die) entrambe vanno eseguite quotidianamente e sotto stretto controllo medico. 

Rigenerativa: si chiama PrP e si tratta di plasma arricchito di piastrine: è l’arma più recente messa a punto dalla medicina per contrastare la caduta dei capelli. E’ una applicazione di medicina rigenerativa, basata sulle proprietà dei fattori di crescita presenti nel nostro sangue, in particolare nelle piastrine (vedi figure sul PRP). Diversi studi hanno evidenziato che a livello del bulbo sono presenti cellule staminali dotate di recettori per i fattori di crescita. Il PrP è un’ottima fonte di fattori di crescita; si è pensato quindi di utilizzarlo per stimolare la ricrescita dei capelli . Il PrP favorisce inoltre un irrobustimento dei capelli trapiantati. Il PrP potrebbe così costituire una valida alternativa alle tradizionali terapie mediche, soprattutto nel caso dei giovani e delle donne, solitamente poco propensi a ricorrere ai farmaci classici, a causa dei possibili effetti indesiderati all’intervento. 

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